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Canna da pesca per carpfishing

Posted on Novembre 4, 2021 by Franca Biassonni

Per praticare la pesca alla carpa, nota a tutti con il termine inglese carpfishing, si possono utilizzare canne principalmente di due misure, quella da 3,6 metri ovvero da 12 piedi e quella da 3,9 metri che corrisponde a 13 piedi. La prima, detta allround, è quella più in voga, versatile da usare in vari ambienti senza tenere conto di altezza e peso. La seconda è una canna da lancio ed è indicata per persone di statura elevata. Ci sono anche altre tipologie di canne, come quella lunga 3,75 metri, un compromesso tra le due precedenti, molto apprezzata. E poi ci sono le canne corte, che possono misurare 2,7, 3 e 3,3 metri. Sono le più adatte ad essere impiegate per la pesca dalla barca e in quella “a stalking”. Sono molto performanti perché sono perfette per spostamenti veloci, sono leggere e poco ingombranti.

Canna da pesca per carpfishing

La potenza delle canne da carpfishing non si misura in grammi ma in libbre. Essa va da 1,75 libbre fino a 5,5 libbre. I libbraggi più diffusi sono quelli da 3, 3,25 e 3,5 libbre. Le canne con libbraggio più basso si usano nelle distanze corte e medio-corte, quelle dalle 3 libbre in su vanno bene per distanze lunghe e anche laddove occorre forzare molto. Quelle che superano le 5 libbre sono canne spod rod, molto dure che sono in grado di lanciare anche zavorre di 250 grammi.

Le canne da pesca per il carpfishing si differenziano anche per l’azione che svolgono, che può essere parabolica, progressiva o di punta. Le prime sono molto flessibili e si piegano ad arco fino al manico. Quelle progressive effettuano la stessa azione ma nel manico risultano più rigide. Infine le canne con azione di punta permettono poca piegatura della stessa, che avviene soltanto in punta mentre le altre parti restano rigide. Sono prevalentemente usate per le lunghe distanze. Hanno una vibrazione minima rispetto alle paraboliche che, prima di ritornare alla loro posizione, iniziale vibrano molto. 

Molto importanti in una canna da carpfishing anche gli anelli, che devono sopportare al meglio lo sfregamento cui li sottopongono i fili intrecciati. Bisogna che siano di grande qualità perché proprio il fatto che nel carpfishing non si usi il monofilo è più facile che un anello scadente si deteriori in fretta venendo a contatto con le trecce di filo. Il materiale migliore per gli anelli è il carburo di silicio. E quasi tutte le canne montano anelli a ponte doppio che rendono più rigido il fusto ma sono più resistenti e meno soggetti all’usura.

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