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Estintori: quali sono le tipologie più diffuse

Posted on Novembre 2, 2021 by Franca Biassonni

Al giorno d’oggi, è possibile scegliere tra numerosi tipi di estintori. Ognuno di essi viene studiato per contrastare incendi di varia natura grazie a un particolare materiale estinguente. Per selezionare il modello adatto, è fondamentale avere le giuste informazioni per migliorare la sicurezza generale, sia a casa che in ufficio.

Attualmente la tecnologia mette a disposizione numerose tipologie di estintori, adatte sia a clienti privati che professionisti. È possibile optare per modelli adatti alle apparecchiature elettriche e altri di dimensioni più compatte, concepiti per essere trasportati in un camion o un furgone.

Diamo un’occhiata alle informazioni più importanti sugli estintori, al fine di effettuare un acquisto più consapevole. Un’azienda come Eurofireantincendio può venire in soccorso del cliente e indirizzare verso la scelta ottimale.

Come utilizzare gli estintori

Da almeno mezzo secolo, gli estintori vengono utilizzati per spegnere ogni principio di incendio. Essi funzionano quasi tutti allo stesso modo, con un serbatoio contenente un apposito agente da erogare mediante un tubo. All’estremità di quest’ultimo è posto un imbuto, che consente di indirizzare il getto in punti precisi e con la potenza desiderato.

L’agente estinguente viene concepito appositamente per smorzare il fuoco, indipendentemente dalla temperatura, a differenza dell’acqua che può tenere a evaporare. La polvere estinguente evita di rovinare determinate superfici. Ad ogni modo, l’estintore giusto va selezionato a seconda delle esigenze e delle caratteristiche del contesto nel quale viene utilizzato in caso di pericolo.

Le quattro categorie degli estintori

In commercio, è possibile scegliere numerosi tipi di estintori di nuova generazione. Questi modelli si suddividono in sei categorie, corrispondenti ognuna a una lettera dell’alfabeto. Eccole di seguito.

– Estintori di classe A

Questa categoria racchiude modelli da utilizzare per fuochi generati da combustibili solidi. Gli estintori vanno bene per legno, carta, materiali tessili, pelle e gomma.

– Estintori di classe B

Questi estintori sono adatti per roghi generati da combustibili liquidi e solidi liquefatti. La categoria prevede che gli accessori operino su alcool, oli minerali, carburanti, solventi e idrocarburi.

– Estintori di classe C

Questi estintori agiscono su roghi generati da combustibili gassosi. La classe comprende incendi causati da metano, idrogeno, acetilene, propilene e butano.

– Estintori di classe D

Questi estintori agiscono su roghi generati da materiali combustibili, tra i quali zinco, potassio, magnesio, zirconio e titanio. Per sostanze chimiche così delicate, le norme ISO impongono estintori dotati di polveri speciali.

– Estintori di classe E

Gli estintori in questione servono per intervenire su apparecchi e impianti elettrici.

– Estintori di classe F

Questi modelli servono per roghi che tendono a formarsi in bar, cucine e ristoranti. La norma UNI EN 2:2005 determina le regole da seguire per una corretta gestione degli oli combustibili di origine vegetale e animale.

Molto importante è anche sapere quale sostanza viene spruzzata sulle fiamme. Nella maggior parte dei casi, risultano indicati l’anidride carbonica e il biossido di carbonio, che stoppano le fiamme sul nascere. Una buona idea coincide anche con un mix di miscele con additivi chimici.

Le principali tipologie di estintori

Vediamo quali sono i tipi di estintori più diffusi e apprezzati in commercio.

– L’estintore chimico a secco sfrutta una polvere sotto forma di agente chimico antincendio ed è efficace contro gli incendi di tipo ABC. Viene utilizzato negli uffici e nelle strutture private.

– L’estintore ad acqua viene generalmente adoperato per incendi A e B, di lieve entità.

– L’estintore a gas funziona in modo da sottrarre ossigeno all’aria e viene considerato tra i migliori per dominare incendi di classe B o su impianti elettrici in tensione.

– L’estintore a schiuma si distingue da quello ad acqua per la schiuma spessa e densa che fuoriesce dall’imbuto. Risulta perfetto per fermare incendi di classe A.

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