Normalmente, chi non se ne occupa è totalmente digiuno di competenze sulle lavorazioni metalliche e i trattamenti di finitura, che sono ritenuti, con ragione, un campo ad alta specializzazione. Tuttavia c’è un trattamento che esula da questa regola, e che è ben noto, e soprattutto immediatamente riconoscibile, anche al più incompetente fra i profani: stiamo parlando del processo di cromatura. La ragione di tanta popolarità sta nella diffusione di questa lavorazione, che dipende a sua volta dai numerosi ed evidenti vantaggi derivanti dalla sua applicazione, che l’hanno resa uno standard in settori come quello automobilistico, quello degli elettrodomestici, e tanti settori minori. Ma quali sono esattamente i vantaggi della cromatura?
Il settore dove è più facile notarli è probabilmente quello dove è maggiormente diffusa, ossia quello dell’automobile, dove i pregi di resistenza agli elementi e di miglioramento estetico offerti dal trattamento sono più evidenti. In effetti, per decenni, cerchioni, accessori e finiture di pregio sono sempre stati cromati, tanto che quando si cominciò ad usare parti in plastica per le automobili, uno dei maggiori ostacoli alla loro adozione generalizzata fu l’impossibilità tecnica di cromarle, e queste divennero davvero diffuse solo quanto, nel 1970, venne sviluppata la tecnologia per cromare anche la plastica.
Ma come dicevamo, la cromatura offre vantaggi che sono appetibili per molte altre ragioni, e in molti altri settori. Cominciamo infatti col dire che, grazie allo strato esterno di cromo, i pezzi cromati non arrugginiscono, ma anzi ossidando aumentano la propria durezza; e diventano anche quasi del tutto impervi agli acidi e agli attacchi chimici in generale, inclusa l’azione dell’umidità che può essere tanto devastante sui metalli non protetti. Per questa ragione, anche in situazioni molto estreme di contatto con ambienti corrosivi o ossidanti, i pezzi cromati possono dare performance eccellenti. Completa il quadro la facilità di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria: anche qualora infatti lo strato di cromo tenda a consumarsi, come può accadere per le cromature più sottili, effettuare un secondo trattamento di cromatura non è né difficile né eccessivamente costoso.