Fra gli ambiti produttivi nei quali vengono maggiormente sfruttati i tiranti spicca sicuramente quello dell’industria navale. I tiranti risultano infatti essenziali per assicurare che un natante rimanga stabile e sicuro anche quando la navigazione è resa complessa e pericolosa da mari agitati e condizioni meteorologiche avverse.
Le tipologie di tiranti industriali
In linea generale, la definizione di tirante è applicabile a tutti quei dispositivi che, messi sotto tensione, permettono di generare una forza di trazione o di compressione; nell’ambito che stiamo considerando, ossia quello dell’industria navale, possono ad esempio essere utilizzati per garantire la stabilità di una delle sovrastrutture di un natante. All’interno di questo grande raggruppamento è possibile però identificare almeno tre diverse categorie di tiranti:
- Tiranti a catena: sono composti di anelli d’acciaio uniti tra loro;
- Tiranti a cavo: si compongono di un’unica corda d’acciaio intrecciato ad alta robustezza;
- Tiranti a barra: sono costituiti da una barra metallica filettata. Sono ad esempio di quest’ultimo tipo i tiranti prodotti da ipl-plus.it.
L’impiego specifico dei tiranti industriali nell’industria navale
Nella costruzione di una nave, i tiranti vengono impiegati in diverse situazioni, che possono essere relative alla stabilità della nave nel suo complesso, alla sicurezza, e perfino al comfort dell’equipaggio; naturalmente, nei tre casi è diversa la collocazione dei tiranti stessi, così come le performance meccaniche loro richieste.
- Controllo della flessione del ponte
Questa applicazione si vede soprattutto nelle navi di grandi dimensioni. Quando un natante di questo tipo sta navigando in mare aperto, infatti, il ponte è soggetto a forze che possono causarne la flessione. Quest’ultima, a sua volta, è all’origine di diversi problemi di varia entità; oltre infatti a poter compromettere il livello di comfort delle persone, può portare anche alla formazione di crepe, e perfino – nei casi più gravi – al deterioramento dell’intera struttura della nave.
Per contrastare la flessione del ponte vengono quindi posti in tensione appositi tiranti, che permettono di contenere il fenomeno prima che causi danni.
- Stabilizzazione della nave
Fra i fenomeni che possono verificarsi su una nave quando si trova al largo, dove sono più frequenti condizioni di navigazione in mare agitato, c’è una delle più pericolose complicazioni a cui un natante può essere sottoposto: la perdita di stabilità della nave stessa. Se incontrollata, la perdita di stabilità può portare anche a fenomeni di rollio laterale, o peggio, di deriva e quindi conseguente perdita della rotta.
Anche in questo caso, la soluzione risiede nella messa in opera di appositi tiranti posti sotto tensione, che contribuiscono alla corretta stabilizzazione del natante.
- Aumento della sicurezza per l’equipaggio
Una nave in mare aperto è un piccolo mondo, nel quale garantire le condizioni ottimali dello scafo e delle sovrastrutture non è soltanto una tutela per il carico, ma anche e soprattutto per la sicurezza fisica di tutti i membri dell’equipaggio. Danni alle infrastrutture e incidenti a bordo infatti rappresentano, prima che un rischio economico, una minaccia diretta alle persone, e per questo è necessario assicurarsi che non se ne verifichino.
I tiranti industriali, anche in questo caso, rappresentano la risposta ideale, perché possono essere collocati in modo da tutelare l’equipaggio e la sua sicurezza contro una serie di possibili incidenti tipici della navigazione in mare aperto.