Quale sarà il futuro dell'apprendimento a distanza?
Semplice, l'apprendimento a distanza vincerà su quello in presenza!
Questa è la risposta scontata che i 2/3 della popolazione mondiale rilascia, portando una maggioranza netta sull'apprendimento online rispetto all'apprendimento in presenza, ma prima di confermare che il futuro della formazione sarà sempre più tecnologico, cerchiamo di capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa F.A.D (Formazione A Distanza) che sta cambiando il metodo di studio delle vecchie generazioni e improntando quelle nuove solo su questa tipologia di apprendimento.
Università telematiche
Nella prima decade degli anni Duemila, in Italia, sono state fondate dieci università telematiche: Guglielmo Marconi (Roma), E-Camupus (Novedrate(Como)), San Raffaele (Roma), Mercatrorum (Roma), UNINETTUNO (Roma), Pegaso (Napoli), Unitelma Sapienza (Roma), IUL (Firenze), Giustino Fortunato (Benevento), UNIDAV (Torrevecchia Teatina, Chieti) e UNICUSANO (Roma).
Queste università non statali, in questi anni, hanno aiutato molti lavoratori a raggiungere la laurea, offrendo loro una doppia possibilità di studio, ovvero frequentare le lezioni sia in presenza che dinanzi un pc tra le mura domestiche.
Questa doppia modalità di apprendimento permette allo studente di poter ascoltare le lezioni in qualsiasi momento della giornata, mettendo a sua disposizione anche delle attività di autovalutazione alla fine delle spiegazioni. Una modalità utilissima, che in caso di dubbi, permette una diretta interazione tra docente, tutor e studente, cosa che nelle pubbliche università avviene, ma in modalità inferiore, dato l’enorme flusso di matricole, soprattutto in grandi atenei come Roma, Milano, Torino e Bologna.
Questa tipologia di formazione a distanza, non permette però di sostenere gli esami online, a meno che non si verifichino problematiche come quella del COVID 19, che ha portato molti studenti a diventare dottori nella stanza della propria abitazione.
Università statali e F.A.D.
Anche le università statali, seguendo l'esempio delle università telematiche, hanno adottato nella seconda decade degli anni Duemila, questa tipologia di formazione.
Una delle prime è stata l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con le facoltà di Economia ( sia per la triennale che per la magistrale) e Scienze della Comunicazione.
Anche qui i contatti sono avvenuti in maniera più frequente rispetto a un normalissimo ateneo, soprattutto per quanto concerne la questione del dialogo tra lo studente e il docente.
Sicuramente molti studenti preferiscono ancora l'università statale, ragione per cui preferiscono interagire con questa tipologia di ateneo.
Google meet, vantaggi e svantaggi
Nella scuola e nel lavoro si stanno usando queste piattaforme, soprattutto Google Meet per poter svolgere dei meeting tra "utenti".
Piattaforme che stanno portando sempre meno a delle riunioni in presenza, portando sia vantaggi che svantaggi.
I vantaggi sono sicuramente sotto il profilo logistico – economico; gli svantaggi, invece, vanno a toccare il rapporto umano, mettendo meno interazione tra studenti e docenti, impedendo anche la nascita di legami come l'amicizia, soprattutto in età universitaria; un'età che molti ricordano come quella più bella.
Evoluzioni future
La realtà virtuale aumenterà. Le nuove intelligenze artificiali andranno a svolgere gran parte del lavoro. Il tutor virtuale sostituirà quello reale, ma i veri protagonisti del cambiamento saremo noi perché, oltre ad essere al passo con l'evolversi della scienza tecnologica e dalla facilitazione del conseguimento degli obiettivi, dobbiamo assolutamente rimanere consci delle nostre capacità e continuare a metterci alla prova, cercando di usare sempre la nostra intelligenza e usare il computer per avere quel qualcosa in più, che ci dovrà aiutare e non sostituire completamente.